martedì 22 ottobre 2013

Ti informo che...

Emigrerò.
Perché restare?
Cosa c'ho da guadagnare?
Cosa c'ho da perdere?

Emigrerò.

E non andrò a vivere in un Paese considerato ricco, dove per vivere comunque ti spacchi la schiena, e porti a casa solo una pagnotta di pane.

Molti vanno in Inghilterra, perché lì la sterlina è forte, e si trova lavoro.
Poi si dimenticano che il costo della vita è altrettanto alto e i desideri di gloria si frantumano.
Per queste persone, alla base c'è il desiderio di mettere da parte un po' di quattrini e sperperarli poi al ritorno.
Ma perché poi tornare?

Io voglio un biglietto di solo andata! E voglio andare in un Paese povero. O meglio, in un Paese diversamente ricco.
Un Paese che ho già visitato due volte solo in quest'anno, e ci vivrò.

Emigrerò. In Bulgaria.



domenica 14 luglio 2013

GRIDA SENZA VOCE: FORZA ITALIA



FORZA ITALIA.
Diciamolo pure, urliamolo. Ma in silenzio.
Un furbacchione un po' di tempo fa ci ha sottratto questo piacere.

FORZA ITALIA.
E' una semplice frase di due parole, ma capace di scuotere le coscienze. 
Una frase oramai non più utilizzabile. Di nuovo, per la seconda volta.

Sinceramente sono stanco di tutta questa violenza, e io grido FORZA ITALIA. 

Unisciti a me.
Alza il volume delle casse.

sabato 29 giugno 2013

Io sono scomodo

Avete saputo che Dagospia è stato bloccato da Google? Stando alle affermazioni del colosso della Mountain View, il sito era malevolo e diffondeva virus.

Roberto D'agostino -il Funari di internet-, propetario del dominio, si è difeso parlando di censura e della volontà di volergli tappare la bocca perché pubblicava "notizie scomode" - l'ultimo flirt di Barbara d'Urso,ad esempio.

"Siamo stati segnalati come sito dannoso ma non lo siamo. Qualcuno si è incazzato per un articolo scomodo. Sappiamo che le segnalazioni sono arrivate per un articolo pubblicato ieri."

Dagospia, al dire il vero, mi ha sempre provocato una certa orticaria, con tutti i suoi articoli in STAMPATELLO, ma questo è un mio gusto personale. 

Tuttavia, per onestà di cronaca, c'è da dire che nessun "malware" è stato trovato. Tanto è vero che Google ha riattivato il sito un giorno dopo la segnalazione.


Dagospia è stato riattivato.
[notizia SCOMODA in prima pagina]



Se hai gradito la lettura di questo post ti invito a condividerlo con gli amici di facebook, twitter e google+
Puoi utilizzare comodamente i tasti qui sotto. 
E se vuoi rimanere sempre aggiornato sull'uscita dei prossimi articoli, entra nella tribù: Seguimi sui social e iscriviti al Blog!

mercoledì 26 giugno 2013

1000 PUTTANE

Anche io, come tanti altri blogger, non posso esimermi dal commentare, seppur brevemente, la sentenza di condanna in primo grado per Silviuccio nazionale. Condannato a 7 anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per il reato di concussione per costrizione.

Così, nella serata di ieri, a piazza Farnese, si è dato luogo ad una manifestazione, organizzata da Ferrarain cui  al grido di Siamo Tutti Puttane si invocava l'innocenza di Silvio e la libertà del popolo italiano. Logico, molto.

Altri dettagli, del tipo "a che ora la piazza sia implosa in Ferrara", oppure "che fine abbia fatto il buffet scomparso dopo l'arrivo di F.", non posso darveli, benché siano le uniche notizie davvero interessanti.

Fortunatamente non ero fra i presenti, e la diretta streaming l'ho chiusa poco dopo che ferrara scuoteva un parruccone.
[immagini di repertorio]

La manifestazione di ieri ha raccolto poco meno di mille presenze, ma al di là del numero -30, 300, 3000(cit.)-  le manifestazioni sono sempre la massima espressione democratica in un Paese.
Guai a chi impedisce il diritto di dire ciò che si pensa, o di affermare ciò che si è.
E loro sono tutti puttane.

Ma lo sapevamo già.

L'unico vero dubbio, ora, è capire se questa licenza viene rilasciata insieme alla tessera del PDL.



Se hai gradito la lettura di questo post ti invito a condividerlo con gli amici di facebook, twitter e google+
Puoi utilizzare comodamente i tasti qui sotto. 
E se vuoi rimanere sempre aggiornato sull'uscita dei prossimi articoli, entra nella tribù: Seguimi sui social e iscriviti al Blog!

venerdì 21 giugno 2013

Libertà, lo spazio fra un lavoro e un altro

Libertà! Oggi niente lavoro.
Mi alzo dal letto e faccio una doccia fresca. Stanotte ho sudato anche l'anima: caldo dannato!
Mi preparo un bel cappuccio con i miei biscotti preferiti, e un croissant per continuare.
Accendo la TV, e c'è "Coffee Break" su La7.
Smozzico il cornetto.
Il presidente del consiglio parla sullo sfondo. Una clip video in cui il nipote Letta mostra le ragioni di questo governo PD-PDL impegnato nella crescita e ripresa economica del Paese:

"Io e mio zio Gianni pensiamo che il lavoro sia importante e la disoccupazione una cosa brutta"*.
(Come dargli torto, è sempre stato noto per la sua saggezza)        *citazione inventata

Certo è che l'occupazione, però, non nasce per decreto. Pensate un po': colpo di penna e... TIE', tutti gli under 60 lavorano per legge. 

Questo benedetto lavoro è un problema che ci portiamo dietro da tempo, che si sta aggravando, e che riguarda il rapporto FAMIGLIE-IMPRESE-BANCHE.
Va risolto fra questi tre soggetti.

Tutti i genitori vorrebbero i propri pupi dottori, poi poco importa se rimangono a vivere co' mammà e papà. 
Ma le imprese non assumono.
Il governo può defiscalizzare quello che vuole: il lavoratore, gli investimenti, l'aria che respiri... se non ci sono commesse nessuna compagnia ti prende.

Se le aziende italiane non sono in grado di stare sul mercato è anche perché non si svecchiano (e non parlo di staffetta generazionale), non sono in grado di cogliere le opportunità delle nuove innovazioni.

Poi ci sono le banche. Prendono dinero a destra e a manca ma non distribuiscono nemmeno i soldi del monopoli! E se ti fanno credito, applicano tassi da usurai. Certo, non sono enti di beneficenza, ma nemmeno associazioni a delinquere!

L'attività della banca italiana non assomiglia tanto all'attività d'impresa. Bisognerebbe reinventare il ruolo di questa istituzione(intesa in senso sociologico).
L'impresa del 2000 aumenta le proprie spese in attività di ricerca e sviluppo, perché sa che l'investimento è remunerativo. E come ogni investimento che si rispetti, ci sono rischi connessi. Ma è parte del gioco, sono le regole...
Invece, in Italia, anche se tu fossi il nuov Bill Gates avresti problemi a trovare un finanziamento, e non per snobbismo, ma per il semplice fatto che sono INIDONEI a valutarti. Se sei giovane reputati fortunato se ti ricevono in ufficio!

Ma poi, chi sono questi giovani? Un over trentenne più vicino agli "anta" che ai 30?

Di soluzioni immediate non ce ne sono, e non ce ne possono essere. E' un problema culturale radicato nella società italiana che è da rifondare.
Bisogna Iniziare una rivoluzione lenta, ma progressiva, sul piano delle idee.

Ma con calma. Vi ricordo che oggi sono libero...
niente lavoro.

Puccio un biscotto.




Se hai gradito la lettura di questo post ti invito a condividerlo con gli amici di facebook, twitter e google+
Puoi utilizzare comodamente i tasti qui sotto. 
E se vuoi rimanere sempre aggiornato sull'uscita dei prossimi articoli, entra nella tribù: Seguimi sui social e iscriviti al Blog!

venerdì 14 giugno 2013

Arte ieri, oggi, domani

L'arte è una forma di comunicazione sensoriale che parla dritto alle tue emozioni.

Nell'opera d'arte vive l'artista, una persona che è in cerca di luce. Timida nel privato, che evita gli altri, abbassa lo sguardo quando gli occhi altrui s'incontrano, che non risponde a telefono se non ti conosce, ma  diventa una finestra aperta, una corrente di emozioni quando è dentro l'opera. Una stella che esplode la sua intimità e mostra la sualuce.
Uno spettacolo. L'arte.
L'uomo nasce artista. Col tempo lo dimentica. E perdiamo quella chiave di lettura della realtà dei nostri sensi. Bisognerebbe ritrovare quel contatto con se stessi che si smarrisce con la crescita, lo sverginamento del pensiero, la contaminazione dell'animo ai piaceri fisici. E riuscire così a comunicare quel sentimento che poi non è altro che la realizzazione del proprio desiderio più segreto. Ma segreto per davvero, perché non ha nulla a che vedere con ciò che PENSIAMO di volere.


Un'opera è arte quando la senti. 
Indipendentemente dal fatto che sia riconosciuta dalla comunità in quanto tale.
Perché l'opera parla dritto alle tue emozioni.
Artista: Aleksej Sg


Se hai gradito la lettura di questo post ti invito a condividerlo con gli amici di facebook, twitter e google+
Puoi utilizzare comodamente i tasti qui sotto. 
E se vuoi rimanere sempre aggiornato sull'uscita dei prossimi articoli, entra nella tribù: Seguimi sui social e iscriviti al Blog!

venerdì 7 giugno 2013

Università merda atomica

Il mondo accademico non funziona.
E' una macchina ingolfata con un guidatore ubriaco nel bel mezzo di una strada chiusa e sterrata.

Esami nozionistici, baroni e papponi ai vertici, professori politicizzati, esaminatori ignoranti e saccenti, infrastrutture decadenti, metropolitane, bus e collegamenti scollegati, chiusura al mondo del lavoro, cani nelle aule, cagne, mafia dei libri, mafia dei centri fotocopie, corsi farlocchi, corsi non aggiornati, tesi di laurea rubate, brogli nei test d'ingresso. E la lista continua.

Tanto lerciume che rasenta il concetto di infinito.
E' come camminare verso l'orizzonte, il confine del peggio che vedi ma che non raggiungerai mai.


Merda atomica

Se hai gradito la lettura di questo post ti invito a condividerlo con gli amici di facebook, twitter e google+
Puoi utilizzare comodamente i tasti qui sotto. 
E se vuoi rimanere sempre aggiornato sull'uscita dei prossimi articoli, entra nella tribù: Seguimi sui social e iscriviti al Blog!

martedì 4 giugno 2013

Massimo Troisi e la disoccupazione a Napoli

Massimo Troisi (San Giorgio a Cremano19 febbraio 1953 – Roma4 giugno 1994)
'A disoccupazione pure è un grave problema a Napoli, che pure stanno cercando di risolvere... di venirci incontro... stanno cercando di risolverlo con gli investimenti... no, soltanto ca poi, la volontà ce l'hanno misa... però hanno visto ca nu camion, eh... quante disoccupate ponno investi'? [...] cioè, effettivamente, se in questo campo ci vogliono aiutare, vogliono venirci incontro... na politica seria, e ccose... hann' 'a fa' 'e camiòn cchiù gruosse. (Massimo Troisi)

Il Porcellum non è una priorità

Il porcellum - la legge elettorale esistente per le politiche nazionali - non verrà mai cambiato per iniziativa spontanea dei partiti. Fa troppo comodo loro (i politici): una volta vince il PD, una volta il PDL, e se va male governano entrambi. 
E' una legge pro-sistema.

Invece, bisognerebbe tenere alta la pressione, perché la riforma elettorale è una priorità per il Paese. E' con le elezioni che decidiamo chi ci governa, e quindi la qualità del governo, banale anche dirlo.

Ma questi politici vogliono rimandare fra 18 mesi (un anno e mezzo!) la discussione sulla modifica.
Saremo nica tutti matti? 
Ammesso e non concesso che questo governo sia ancora vivo in quella data, perché non cambiarla Adesso? 

Anna Finocchiaro
Enrico Letta
Silvio Berlusconi
Nel frattempo Finocchiario, Violante, e Letta, insistono sulla NON priorità della legge elettorale, e Berlusconi dichiara che nessuna modifica andrebbe fatta al porcellum.

Ci stanno sedando.

Citazioni


lunedì 3 giugno 2013

Rai e Quarto Potere


Mamma Rai sin dal 1975, per mezzo di una legge, è sotto la supervisione di una commissione parlamentare: la famosa Vigilanza Rai. La conseguenza di tale normativa è un controllo perpetuo della politica sull'informazione.

In questi mesi, Beppe Grillo rivendica l'assegnazione della presidenza della Vigilanza Rai alla propria forza parlamentare, in quanto tradizionalmente esso viene assegnata al principale partito di opposizione -che fino a non troppo tempo fa era ad alternanza il PD o il PDL.
C'è da dire che la prassi comunque non è legge.
Tuttavia sarebbe clamoroso se la prima forza politica per numero di elettori alle ultime elezioni, nonché primo partito di opposizione, rimanesse a mani vuote.
Se ciò accadesse, sarebbe la prova provata dell'esistenza di una classe, una élite, che ha tutti gli interessi nel mantenere lo status quo.
"Illuminati" che non vedono oltre la punta del proprio naso e causa del male che vogliono debellare.
I parlamentari di oggi sono persone che confondono gli interessi di partito con quelli nazionali. Sono pessimi.

Inoltre, mentre negli altri Paesi occidentali la democrazia è garantita da un quarto potere indipendente dalla politica,  in Italia siamo convinti del contrario: deve essere il parlamento a controllare la TV per garantire il pluralismo di pensiero!



« Io sono un'autorità su come far pensare la gente »  - Quarto potere (film)








sabato 1 giugno 2013

Monarchia o Repubblica?

Giovedì 30-05-2013; è brutto tempo per la Spagna: piovono fischi su principe e consorte.

Lo scenario della tempesta è un teatro della Catalogna, la regione più anti-monarchica di sempre. 
Il principe scende dalla macchina, cammina sul redcarpet e un coro di "bu" gli precipita sulla testa.

 E' da anni oramai che gli spagnoli si mostrano insofferenti verso i Reali, soprattutto per colpa dei vari scandali di cui si rendono protagonisti: con un re sciupafemmine, gli inciuci di palazzo, gli sprechi di denaro pubblico, e i vari problemi giudiziari. Sembra quasi una storia italiana...

Ma non entrerò più nel dettaglio. 
Vorrei, invece, stimolare una riflessione sul significato di monarchia al giorno d'oggi.

Se nel passato la monarchia aveva ragion d'essere per elevare l'uomo al divino, rassicurando il popolo per avere una guida illuminata, oggi mi sfugge il motivo di questa favola.
Perché avere un re? Eppure in Europa ci sono ben undici monarchie!
Forse c'è qualche altra ragione nel profondo. 
 Anche in Italia, Repubblica ormai da 67anni, ci sono ancora sentimenti pro-CasaReale. Ad esempio il "movimento monarchico italiano", dove persone di vario colore politico auspicano il ritorno del Re.

Vi rimando a questo episodio de "il testimone", programma televisivo che va in onda su Mtv:
Vedere le cose sotto un nuovo punto di vista sicuramente male non fa.
Buona visione.


venerdì 31 maggio 2013

Panta Rei (tratto da Luciano De Crescenzo)

[...]
Domenica scorsa, ad Amalfi, ci sono state le elezioni amministrative. Sulle mura delle case si vedono ancora i manifesti elettorali. FORZA ITALIA, AVANTI COL PROGRESSO, bandiere tricolori, scritte cubitali, ritratti sorridenti di politici. Eraclito li guarda e non capisce. Gli parlo allora del nostro meccanismo elettorale. Scendo nei particolari e gli spiego il proporzionale e il maggioritario.
De Crescenzo : "A te quale sembra il più giusto?"
Eraclito: "La domanda è mal posta: non è il più giusto che dobbiamo cercare, ma il più utile."
D: "Va bene: allora, qual è il più utile?"
E: "Di sicuro il maggioritario, perché è quello che favorisce gli opposti."
D: "Non sono d'accordo: ho un debole per le minoranze e il maggioritario me le cancella. Ma, a parte la teoria degli opposti, perché ritieni che il maggioritario sia più utile del proporzionale?"
E: "Perché è più facile da gestire, in quanto più adatto a un popolo ignorante."
D: "E il popolo italiano com'è?"
E: "E' ignorante."
D: "Grazie."
E: "Prego."
[...]

Panta rei (tutto scorre) - Luciano De Crescenzo





giovedì 30 maggio 2013

The Untouchables - Gli Italiani


Oggi parliamo di ipocrisia.
Beppe Grillo in questi giorni ha detto esplicitamente che la colpa dell'astensionismo, della scelta del non rinnovamento, del consegnare i comuni alla vecchia classe dirigente, è degli italiani.
Ragionamento che è stato  ripreso duramente da giornalisti ed esponenti del PD (come ad esempio Matteo Renzi, minuto 14:30 del video qui di sotto). 
Eppure non è la prima volta che un politico dia la colpa della propria sconfitta agli elettori -mi sa che anche qualcuno lì a sinistra, in un passato non troppo lontano, abbia fatto lo stesso... 

Ma sinceramente trovo indigeribile la bacchettoneria di questo Paese, e soprattutto quella di un partito che si definisce progressista. 

Si può essere d'accordo o meno, ma in una democrazia bisogna avere anche la libertà di pensare ed esprimere la propria opinione anche sugli elettori,
il tutto, possibilmente, senza una stampa portatrice di una morale amorale.  


                                              Otto e Mezzo la7 29/05/2013


mercoledì 29 maggio 2013

Insediamento di Marino



http://www.beppegrillo.it/
A Roma si contano 2milioni e 300mila cittadini aventi diritto al voto. In queste elezioni amministrative, hanno votato poco meno di 900mila persone, e i candidati sindaci che si scontreranno al balottaggio (Ignazio Marino e Gianni Alemanno) hanno preso insieme poco più di 463mila voti. I loro rispettivi partiti hanno perso in questi anni rispettivamente il 48% ed il 65% del proprio elettorato (vi prego di guardare i dati di nuovo).
Nel frattempo cosa accade? I mass media ci raccontando di una disfatta politica del M5S, e la vittoria delle grandi intese (guida PD-PDL).

L'unica analisi politica vera, sotto gli occhi di tutti, è che gli italiani preferiscono una partita di pallone al sindaco della propria città.  Infatti, perché dovrebbero votare per persone che mostrano tanta disaffezione ai cittadini?

Basta con lo sconfittismo, sembra che il Pd perda sempre [...] Una smacchiatina al giaguro l'abbiamo data” (Pier Luigi Bersani a "Ballarò"). La smacchiatina si riferisce al fatto che abbiano "conquistato" tutti i comuni italiani. 
Da qui emerge la disaffezione di cui parlavo. Queste persone hanno come bene ultimo l'arroccamento nella sala dei bottoni, il prosieguo della vita del loro partito, gli interessi personali. Tutto questo non collima con il bene della comunità.

Una classe dirigente chiusa, limitata, prigioniera di sé stessa e delle proprie idee immobili. 

Questo sono i partiti.