giovedì 23 luglio 2015

Renzi promette meno tasse

Una minore pressione fiscale non può dispiacere gli italiani, che da sempre pagano troppo dovendo versare all'erario anche per gli evasori. Ma criticare a prescindere chi tenta di fare una cosa giusta e sacrosanta, non è la chiave della soluzione ai problemi, anzi è un gioco pericoloso che dà credito al nuovo slogan del PD -"il partito delle meno tasse".
Piuttosto sarebbe molto meglio interrogare Renzi su dove prenderà i soldi, e poi sbugiadarlo sulla fuffa. 

Il pericolo lo sappiamo bene, è quello di un'altra promessa non mantenuta. Perché Matteo ha bisogno di consenso più che mai, tanto nella penisola quanto nel resto d'Europa, e allora promette un mega-taglio delle tasse per un valore di quasi 50miliardi di euro (per far felici gli italiani) a patto delle riforme (per far contenta l'UE). Infatti, le riforme sono essenziali per poter chiedere all'Europa quella flessibilità sui conti necessaria per sforare qualche parametro e alimentare la crescita (economica) -ma funzionerà?

Ad ogni modo, l'unica e vera domanda resta una: ci dobbiamo credere?
No assolutamente.

Non dobbiamo avere atti di fede o dogmi verso questo governo, ma se critica ci deve essere, che sia sul merito e costruttiva. Non giochiamo al gioco del "no a prescindere" o degli attacchi personali, perchè quello è un film già visto con Berlusconi. Piuttosto, lasciamo parlare e promettere i nostri leader: sono perfettamente in grado di annientarsi da soli...




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