martedì 25 agosto 2015

Riforma della giustizia

L'Italia è un Paese strano. È un Paese dove chi è incline a delinquere non ha problemi ad aggirare le leggi - che comunque ci sono (tante e troppe) - mentre chi è onesto, spesso ha difficoltà ad arrivare anche a fine mese. 
Perché il principale problema è l'incertezza della pena, tanto per il ladruncolo di mele, l'imprenditore evasore, quanto per lo stupratore, o l'omicida seriale. 

Poi ci sono le prigioni sempre piene, che hanno come conseguenza il far riesumare il solito de-cretino sfolla carceri che annulla gli effetti penali, e quindi i criminali tornano a piede libero e continuano a fare ciò che facevano prima: rubare (nella migliore delle ipotesi). 

Allora, mi chiedo, quando ci decideremo a fare queste nuove carceri, visto che con una criminalità pari a 1000 possiamo mettere in fermo solo 10? 
Invece di promettere grandi opere incompiute, o di costruire case che nessuno vuole più ed evitare così bolle speculative, potremmo fare PIL con le prigioni.

Poi avremmo bisogno di una riforma della giustizia seria, che prenda in considerazione di cambiare per intero l'ordinamento. Oramai le leggi sono arrivate a dei tecnicismi alieni e imbarazzanti; mai una volta che ci sia sintonia fra l'interpretazione del legislatore, del giudice ordinario e di quello costituzionale: una confusione che non può far altro che creare lungaggini burocratiche, incertezze a procedere, incentivi a disobbedire, e cacciare via i capitali stranieri. Siamo fantastici.


C'è bisogno di poche leggi, chiare e semplici. Altrimenti, chi è incline a delinquere, delinque; e chi è onesto... continua a pagare per il delinquente (per non dire che lo prende in culo).

Quando ci stuferemo?


Tu cosa cambieresti del nostro ordinamento?





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giovedì 20 agosto 2015

Goodbye Tsipras

Tsipras non ha più i numeri per governare, gran parte del partito di maggioranza non ci sta più a tenere in piedi il circo, e così con un messaggio lanciato in televisione annuncia le proprie dimissioni
Era stato eletto il 25 Gennaio 2015, e aveva promesso l'impossibile al popolo greco (la normalità per i cittadini tedeschi): una vita dignitosa, senza il gravare di un debito assurdo e illeggittimo sul capo. Ma purtroppo ha fallito, e messo con le spalle a muro non ha potuto far altro che crollare. 

Personalmente  non l'ho mai biasimato, nemmeno dopo aver ceduto in seguito al referendum (che comunque gli ha permesso maggior margine di manovra nelle trattative), anzi avevo intravisto in lui una forte umanità: la crisi di un uomo consapevole di star giocando d'azzardo al prezzo della vita di milioni di famiglie.
E lo vedevo come una persona in buona fede, rivoluzionaria, con gli attributi necessari per fare la guerra a Golia armato di una sola fionda, ma mi sono dovuto ricredere. Infatti è sempre di oggi la notizia della sua ricandidatura a guidare il Paese, un annuncio che mi fa vedere quest'uomo da un'altra prospettiva, che forse prima mi sfuggiva: quella del suo lato B... che bacia la poltrona.

Cosa ne pensate?






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lunedì 10 agosto 2015

Cenerentola sa la via del successo - La storia del Lunedì

L'Italia, un Paese di vecchi, ma soprattutto di giovani vecchi
Perché siamo noi giovani i primi anziani: quelli che non sono in grado di badare a sé, incapaci di creare un futuro; mentre proprio ora dovremmo affrontare la vita di petto, nel pieno delle forze.
Allora la Nazione che sulla carta si fonda sul lavoro, è in realtà poggiata supina sul sistema famiglia, e solo pochi scomodano un dito per cambiare le cose, anche le più piccole. 
Ma i sogni in seno non vanno mai abbandonati, perché i desideri possono realizzarsi. Possono ma non devono necessariamente, questo spetta a noi e non al mondo esterno. 

Se il mondo soffrir ti fa
Non devi disperar
Ma chiudi gli occhi per sognar
E tutto cambierà...
I sogni son desideri
Chiusi in fondo al cuore
Nel sonno ci sembran veri
E tutto ci parla d'amor
Se credi chissà che un giorno
Non giunga la felicità...
Non disperare del presente
Ma credi fermamente
Che il sogno realtà diverrà!

Dimentica del presente opprimente che vivi, e non vivere di futuro a parole, passa ai fatti. Desiderio, pensiero, azione. 


Secondo voi qual è il significato di questa fiaba?



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venerdì 7 agosto 2015

Family Act: slogan, business, o salvezza?

Dopo il jobs act, arriva il family act. Sì, perché siccome questo è un Paese di e per vecchi, c'è bisogno di sfornare nuove leve, c'è bisogno di futuro -e meno male che alla fine l'hanno capito. E Allora il ministro dell'Interno Alfano ci propone la brillante idea del family act, rilanciando quindi tutti i bei discorsi sull'Italia e ricordandoci che "non è bello un Paese che fa pochi figli". Quindi procreate!

Ma non preoccupatevi, perché la soluzione del governo non consiste nel distribuire viagra, pornocassette per accrescere il desiderio, e profilattici bucati, ma in un piano di aiuti concreti, dal valore di 7,5 miliardi (ma non chiedete dove prendano i soldi). Quindi sentitevi liberi di aderire o meno a questo senso di patriottismo cui siete chiamati. Tranquilli.

Personalmente non vedo l'iniziativa di malocchio (se fosse veritiera). Ma spero tanto che la famiglia non diventi un business o il nuovo slogan degli 80 euro per fini elettorali...

Voi cosa ne pensate?




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lunedì 3 agosto 2015

Aurora come Raperonzolo - La storia del Lunedì

Questa è la storia di un Re e una Regina che, dopo tanti anni di tentativi, vengono benedetti dall'arrivo di una figlia: la principessa Aurora
Per l'occasione della nascita decidono così di allestire una grande festa, e tutto il reame, ad eccezione della strega Malefica, viene invitato a partecipare. 
Ospiti d'onore, poi, tre fate buone che con l'ausilio della magia santificheranno  la neonata.

Se non avete ancora capito di che fiaba si tratti, ve lo svelo immediatamente: La bella addormentata
Più precisamente, trattasi della versione Disneyana. Sì, perché questa fiaba vede il susseguirsi di tante versioni, a partire dal Seicento ad oggi, con differenze nella storia e nel significato. 
Tuttavia, è la versione di Walt Disney (ispirata alla fiaba dei fratelli Grimm) quella più famosa al grande pubblico.

L'equilibrio e la felicità dei sovrani, viene quasi subito interrotto dall'arrivo a palazzo di  Malefica - risentita del fatto di essere stata esclusa - la quale getta un sortilegio sulla principessina condannandola a morte certa al compimento dei 16 anni, pungendosi con il fuso di un arcolaio. 

La maledizione, comunque, viene poi attenuata da una delle fate, e quindi Aurora invece di morire cadrà in uno stato di sonno profondo. Poi si risveglierà grazie al bacio del vero amore, quello del principe - che anche in questo caso rappresenta l'arrivo del bene.

Vediamo in questa fiaba, come in quella di Raperonzelo, che la protagonista si trova a scontare una colpa che non le appartiene, ereditata dal passato (dai genitori). Ma non per questo la sua vita è condannata alla miseria. E questo dovrebbe far riflettere molto sulla nostra società moderna, dove ognuno di noi ancor prima di venire al mondo ha a capo un debito. 
Così è oggi e così era ieri -anche se in forma diversa.

Il re e la regina, comunque, tentarono in tutti i modi di non far avverare il maleficio.
Allestirono, infatti, un grande rogo per bruciare tutti gli arcolai del regno, bandendo il loro uso a tutto il reame, e consegnerono la figlia alla custodia delle tre fate buone in un bosco molto lontano.

Ovviamente, nonostante le precauzioni prese, nulla i genitori hanno potuto fare per fermare l'inevitabile. 
Ciò, proprio a simboleggiare il male come parte ed evento imprescindibile della vita, che indipendentemente da ciò che si compie per scacciarlo, mai sarà possibile fuggire da esso - incidenti, imprevisti, problemi. 
Fa parte dell'esistenza. 

E' importante abbracciare il male (la sventura capitataci) e accettarlo, perché è il miglior modo per trovare forza e andare avanti senza i turbamenti dell'animo, e anzi, è l'unico modo per il fluire del bene nelle nostre vite.



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