venerdì 18 settembre 2015

Dare un senso alle proprie azioni

Sapere cosa si cerchi nella vita è assai difficile. 
Spesso risulta più semplice per quelle persone che si autodefiniscono "determinate" o con le "palle". Ma in realtà non fanno altro che seguire il solco a terra che qualcun altro ha tracciato prima di loro. Ed è per questo che solitamente i migliori re, regine, e governanti di un Paese sono questi soggetti autocelebrativi: sgravati dal peso dei pensieri.
Viceversa, quando si è riflessivi (troppo), c'è il rischio di perdersi nel labirinto della mente. Ma è una trappola solo per coloro in grado di capire l'infinita piccolezza del solco a confronto dell'immenso campo d'arare -e ad occhio e croce non direi che siano tantissimi al giorno d'oggi. 

E poi c'è chi pensa di volere quello che in realtà non vuole: successo, soldi, apparire.
E sebbene il discorso "pensare - valutare - agire" sia un metodo valido e concreto per raggiungere gli obiettivi fissati, sarebbe più importante capire se questi siano obiettivi davvero desiderati. 

Allora sarebbe più opportuno meditare prima sullo stato di salute di mente, corpo e spirito. Solo dopo un'attenta analisi ci si potrebbe render conto di stare fuori rotta, e che la bussola stia puntando ad un traguardo che in realtà non si intende raggiungere. 
Ma intanto il tempo passa.

E la vita in fin dei conti è una passeggiata breve, sia per l'imperatore che per il mendicante. 



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