mercoledì 16 settembre 2015

Riforma della scuola: "Provvedimento Gender"

Sono un giovane adulto, e sebbene non sia comunque giovanissimo, nella mia scuola media (pioniere nel tema) abbiamo fatto educazione sessuale
Quindi posso portare la mia di esperienza.

Il corso consisteva in incontri pomeridiani in aula con l'insegnante di scienze, la quale ci aveva spiegato e insegnato cosa fosse la pubertà, quali fossero gli ormoni in gioco, le cause delle polluzioni notturne per i maschi e il ciclo mestruale per le femmine. E devo dire, da maschietto, che il tutto fu molto illuminante, perché vedevo cambiamenti nel mio corpo senza darmi spiegazioni (nonché una forte attrazione per le ragazzine), ma sopratutto ignoravo le trasformazioni che avvenivano all'altro sesso, e quindi mi ha aiutato a comprendere l'universo donna. 

Con il passare del tempo gli incontri spostarono l'attenzione dal quadro scientifico a quello psicologico. Ci sono stati incontri dapprima con psicologi, dove potevamo porre ogni domanda che ci frullasse per la testa su questi cambiamenti corporei (conseguenza della crescita) e in seguito con una dottoressa sessuologa, quando abbiamo studiato le dinamiche della riproduzione, del parto, e del sesso in generale (anche a fine ricreativo). Quest'ultimo argomento venne trattato con supporti audiovisivi: un filmato animato di una famiglia di orsi, dove mamma e papà orso si incontrano, si innamorano, e sentono un'attrazione che poi con il tempo sfocia nel rapporto sessuale. Veniva anche mostrato il parto di mamma orso. 
Non si faceva vedere nulla di sconcio, anzi, si spiegavano le dinamiche con toni molto rassicuranti e in maniera competente (proprio perché sono temi trattati con un linguaggio adeguato all'età). Ma soprattutto veniva spiegato il rischio legato al sesso, e quindi le malattie trasmissive, e il come proteggersi, nonché l'importanza per la donna di essere seguita da un ginecologo, soprattutto nel momento in cui inizia l'attività sessuale.

Per quanto concerne il sesso, abbiamo parlato di quello orale, anale, vaginale, e della masturbazione. Proprio perché è questo quello che avviene nella vita vera. E il tutto è stato spiegato in maniera assolutamente non pornografica, con l'assistenza di esperti pronti a rispondere alle nostre domande. 

Nessun accenno venne fatto invece sul sesso omosessuale - che suppongo all'epoca essere un tabù - ma se venisse affrontato oggi (questo tema) sarei più che concorde: perché così come il corso fu stato utile per me, che da eterosessuale quale sono mi ha spiegato meglio quello che parzialmente e malamente (nel senso di sbagliato) sapevo, sono sicuro che anche l'alunno omosessuale potrà sentirsi confortato nel sapere che non ci sia nulla di sbagliato nella sua attrazione per lo stesso sesso, e magari non vivrà il proprio coming out come un'esplosione dettata da sofferenza e frustrazione, e gli omofobi (molti dei quali gay repressi) potranno anche diminuire sensibilmente di numero, insieme alla loro rabbia inespressa (ma soprattutto mai capìta).




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