martedì 12 gennaio 2016

Il Movimento 5 Stelle e il Sindaco di Quarto (Rosa Capuozzo)


Il Movimento 5 Stelle nasce dal bisogno di onestà che milioni di cittadini, in Italia e nel mondo, reclamano vivendo e vedendo la corruzione quotidiana; quella che da decenni ha monopolizzato l'attenzione comune grazie al fortissimo mercato delle brutte notizie (praticato oggi su media e unsocial network).

Ma l'immoralità orrifica che prende posto sottobanco e sugli scranni del potere, è cosa che apparteneva già al passato; la differenza con l'oggi è che il cinico mercato mediatico te lo sbatte di faccia agli occhi. 

Ovviamente, il fatto che l'orrore esistesse anche prima, non sta a significare che lo si debba perpetuare e perpetrare!
E allora, qualcosa di buono, forse, è nato; si chiama Movimento 5 Stelle. 

Il M5S è un sogno, un ideale, un princinpio, 
e i rappresentanti del movimento hanno ben presente dall'inizio di essere dei passanti non indispensabili!
Ma, siccome l'umano non è divino, sbaglia per natura, e certi sono proprio delle teste di quarzo -nel senso di più dure del marmo...- anche i rappresentanti possono fare i loro errori. Per questa ragione, l'astronave targata M5S (extra-terrestre) interviene e continua la sua selezione (in)naturale, facendo in modo che dalla politica esca il malaffare.

Oggi si parla tanto del sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, che facendo un sunto drammatico della storia, pare sia stata avvicinata dalla malavita e che non abbia denunciato nulla allo Stato, e come prima azione avrebbe messo al corrente altri membri del movimento. 
Ecco, io non ho nulla contro la signora, anzi, il sindaco potrebbe anche essere -e lo sarà sicuramente- una persona giusta e squisita, ma siccome palesemente ha commesso un errore (grave) nel non denunciare agli organi di competenza, deve dimettersi. E non deve sentirsi sconfitta o mortificata, perché la vita a volte è fatta di scelte difficili, ed errare umanum est, ma nessun umanum est indispensabile -politicamente parlando. 

Ecco, Sindaco, si faccia da parte; preservi la sua dignità. Se davvero abbraccia i valori del movimento a cui appartiene, saprà che è la cosa più naturale da fare. 

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lunedì 4 gennaio 2016

Le buone abitudini per vivere meglio


Oggi siamo campioni del lavoro socialmente inutile
Ci siamo attrezzati per creare occupazioni le quali senza vivremmo lo stesso, e magari anche meglio!

Eppure il lavoro è pari ad un 1/3 della vita adulta, e per questo dovrebbe essere una scelta ponderata, un qualcosa per cui valga davvero la pena investire il proprio tempo, che a differenza del danaro va in un solo senso e non ritorna mai fra le proprie mani, quindi è la cosa più preziosa e impercettibile che ci sia data in questa vita. Vita che di per sé è somma di esperienze, positive e negative -seppur quelle negative, con la lente di ingrandimento degli anni che scorrono, si tramutano (talvolta) in fatti positivi, perché ci permettono di maturare, cambiare, migliorare- ma soprattutto la vita è un alternarsi, un ripetersi, di abitudini. 
Come un vecchio detto dei nativi americani diceva:
 Dentro di noi abbiamo due Lupi, uno buono e uno cattivo, quale nutrire è nostra scelta. 
E' per questo che dovremmo nutrire le buone abitudini.

Personalmente, reputo che 
a)  prendere un po' dal Cristo cristiano -fare agli altri quello che vorremmo esser fatto a noi-,
b) un po' dal Karma -le buone azioni premiano, mentre quelle cattive castigano-, 
c) un po' dalla sicurezza in sé stessi -soprattutto in questi tempi di incertezza-,
reputo sia un pattern adatto a superare qualsiasi tipo di insoddisfazione personale, che tra l'altro nasce proprio dal non impiegare il tempo nella maniera giusta, non spendendolo cioé in ciò che vorremmo (e che in realtà non è quello che pensiamo di volere!), mentre così facendo, ci troveremmo ad occuparci degli altri, della società in cui viviamo, del futuro che faremo eriditare ai pargoli, e indirettamente di noi stessi!

La cosa più idiota, in questi tempi di lavoro socialmente inutile, è che sia proprio il lavoro a qualificare lo status e la dignità di un individuo, mentre tutti si dovrebbero stimare e andare fieri solo delle azioni compiute per rendere questo posto, un posto migliore. 

Vorrei che più persone ci pensassero sù. 

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